giovedì 15 novembre 2007


Azio. Come l'esito di una battaglia può cambiare il gusto di un popolo.


Il regime alimentare dei romani era inizialmente assai semplice, non bisogna dimenticare che la civiltà romana ebbe origine da un villaggio di agricoltori, uomini abituati a consumare i prodotti della terra che coltivavano con impegno e sacrificio. La dieta era principalmente composta da cibi vegetali, il più diffuso era la puls (una sorta di polenta a base di farro). Questo modello alimentare caratterizzò la cultura romana per molti secoli, finchè una guerra tra due consoli non solo cambiò la storia politica di Roma ma anche la varietà del cibo consumato dai romani. La guerra in questione è quella combattuta da Ottaviano e Antonio, il primo era considerato il difensore delle tradizioni romane, mentre il secondo era ormai visto come un traditore che alleatosi con Cleopatra avrebbe messo in serio pericolo l'integrità dello Stato. I due imponenti eserciti nel 31 a. C. si affrontarono in una battaglia navale a largo delle coste occidentali della Grecia, come si sa vinse Ottaviano, la sua vittoria rivendicò la supremazia occidentale sull'oriente ma anche la possibilità di spalancare le porte di quei mercati asiatici da cui arrivarono sulle tavole delle città romane cibi sino a quel momento mai assaporati. Da questo per i romani più abbienti mangiare non significò più soddisfare una necessità fisiologica ma scoprire, attraverso nuovi profumi e spezie sconosciute, il sapore del cibo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie